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PUG - Disciplina del Piano

Azione 1.4a Promuovere e incentivare diverse forme di efficientamento energetico e l ’equa accessibilità a servizi energetici a basso impatto ambientale


 

> Descrizione  
Il Comune di Bologna, con l’adesione al Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia, ha assunto l’obiettivo di riduzione delle emissioni dei gas che provocano il riscaldamento globale almeno al 40% delle emissioni misurate nel 2005. Con la sottoscrizione della Dichiarazione di emergenza climatica (settembre 2019), al fine di anticipare la completa decarbonizzazione della città, il Consiglio comunale ha indicato l’urgenza della riduzione dei consumi di energia e dell’effettiva transizione energetica dai combustibili fossili alle energie rinnovabili.
Nelle città oltre il 50% dei consumi finali è usato per il riscaldamento e raffrescamento degli edifici.
Pertanto il conseguimento degli obiettivi energetico-ambientali è connesso strettamente alla riqualificazione energetica profonda del patrimonio edilizio esistente, a partire dalle misure di
risparmio energetico e di efficienza energetica ed all’uso delle fonti di energia rinnovabili a zero
emissioni.
 
1196
> Campo di applicazione  
L’azione si applica ai seguenti elementi del Catalogo dati cartografici:
  • territorio comunale >>.
     
1197
> Indirizzi per le politiche urbane  
Il Comune promuove interventi di efficientamento energetico degli edifici, impegnandosi a massimizzare le potenzialità messe in campo da altre amministrazioni o istituzioni.
 
1198
Il Comune propone interventi di riduzione delle dispersioni termiche e di efficientamento energetico negli edifici di proprietà pubblica a partire da quelli inclusi nelle aree ad alta fragilità sociale. Propone inoltre politiche tariffarie che favoriscano la riduzione dei consumi e delle emissioni climalteranti, anche mediante l’adozione del Piano d’azione energia sostenibile e clima - PAESC.
 
1199
Il Comune propone interventi di riduzione delle emissioni prodotte da tutti i servizi forniti alla città (gestione dei rifiuti e delle acque, illuminazione pubblica, elettrificazione dei trasporti, ecc.).
 
1200
Il Comune persegue gli obiettivi per una mobilità sostenibile fissati dal PUMS e ripresi nelle azioni 3.1f >>, 3.1g >> per ridurre la vulnerabilità energetica.
 
1201
> Condizioni di sostenibilità per gli interventi urbanistici  
Gli interventi urbanistici che riguardano trasformazioni di volume eccedenti 20.000 mc, devono raggiungere il livello prestazionale eccellente di cui al Regolamento edilizio - art. 28 - P3 Sostenibilita’ energetica ed emissiva >>.
 
1202
L’eventuale impossibilità di raggiungimento del livello prescritto deve essere documentata, dimostrando di raggiungere comunque le migliori prestazioni possibili tenendo conto delle direttive europee, normative nazionali e regionali e degli studi più recenti sulle nuove tecnologie in materia.
 
1203
Gli interventi urbanistici che riguardano trasformazioni di volume inferiori a 20.000 mc devono:
  • raggiungere il livello prestazionale migliorativo di cui al Regolamento edilizio - art. 28 - P3 Sostenibilita’ energetica ed emissiva >>;
  • garantire l’accessibilità alle fermate delle linee portanti di trasporto pubblico (come indicato nell’Azione 1.3d - Inquinamento atmosferico >>) e alla rete ciclabile;
  • dotare, dove possibile, lo spazio pubblico con punti di ricarica per i veicoli alimentati da Fonti energetiche rinnovabili (FER), di cui al Regolamento edilizio - art. 57 >>.
     
1204
> Prescrizioni per gli interventi edilizi  
Gli edifici soggetti ad interventi di Qualificazione edilizia trasformativa devono raggiungere il livello prestazionale migliorativo di cui al Regolamento edilizio - art. 28 - P3 Sostenibilita’ energetica ed emissiva >>.
 
1205
Gli interventi di Qualificazione edilizia conservativa che si configurino di Ristrutturazione importante ai fini energetici devono operare la riqualificazione energetica degli edifici esistenti raggiungendo il livello prestazionale base di cui al Regolamento edilizio - art. 28 - P3 Sostenibilita’ energetica ed emissiva >>. Sono esclusi dal raggiungimento del livello prestazionale di cui sopra gli edifici d’interesse di cui all’Azione 2.4c >>.
 
1206
Al fine di favorire la diffusione dei veicoli elettrici, deve essere predisposta la realizzazione e/o la predisposizione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli per:
  • interventi di Qualificazione edilizia trasformativa e di Ristrutturazione importante ai fini energetici, con modalità e quantità definite dalla normativa vigente ed in conformità alle disposizioni fissate nel Regolamento edilizio - art. 57 >>;
  • parcheggi pubblici o ad uso pubblico in conformità alle disposizioni fissate nel Regolamento edilizio - art. 57 >>.
1207
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Azione 1.4b Programmare la diffusione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili creando reti di distribuzione locale


 

> Descrizione  
Il Piano, considerando in maniera integrata sia la domanda che l’offerta di energia, propone, oltre alle azioni di riduzione dei consumi, azioni di sviluppo delle Fonti Energetiche Rinnovabili (FER).
 
1208
Dovrà pertanto essere perseguito un obiettivo di sostituzione progressiva di fornitura di gas ed
elettricità di origine fossile con forniture derivanti dalle FER fino al raggiungimento del completo
soddisfacimento del fabbisogno. Si dovrà tendere allo sviluppo di sistemi intelligenti di produzione e distribuzione locale a rete alimentati da FER fra loro integrate, con sistemi di accumulo flessibili (integrazione solare termico/fotovoltaico/pompe di calore/accumuli termici ed elettrici), e di sistemi di teleriscaldamento e teleraffreddamento efficienti, così come definite dall’ Art. 2 Dlgs 102/2014.
 
1209
> Campo di applicazione  
L’azione si applica ai seguenti elementi del Catalogo dati cartografici:
  • territorio comunale >>.
     
1210
> Indirizzi per le politiche urbane  
Il Piano di azione per l'energia sostenibile e il clima (PAESC) ha stabilito azioni per contrastare la povertà energetica ed incentivare diffusamente l’efficienza energetica e la produzione da fonti rinnovabili, promuovendo comunità energetiche di quartiere, ovvero modelli energetici cooperativi e di comunità (“Comunità di energia rinnovabile CER” dalla Direttiva n. 2001/2018/UE) in grado di garantire accesso a servizi energetici rinnovabili ed a basso costo.
 
1211
Il Comune sostiene lo sviluppo di un adeguato sistema cittadino di produzione e distribuzione decentrato e resiliente dell’energia decarbonizzata.
 
1212
> Condizioni di sostenibilità per gli interventi urbanistici  
Gli interventi urbanistici che riguardano trasformazioni di volume eccedenti 20.000 mc devono:
  • dimostrare di aver adottato un approccio progettuale integrato volto a favorire il soleggiamento invernale dei sistemi attivi ed ottimizzare le prestazioni passive degli edifici;
  • verificare la possibilità di realizzare, anche parzialmente, una rete locale di distribuzione di energia ottenuta anche da impianti locali di produzione da fonte rinnovabili dotati di opportuni sistemi di accumulo energetico;
  • dimostrare di aver valutato la possibilità di allacciamento alla rete di teleriscaldamento (se esistente di pot enza e temperatura adeguate e ubicata ad una distanza inferiore a 1000 metri ed alimentata almeno al 50% da FER) e la possibilità di utilizzo di sistemi geotermici a bassa entalpia per la climatizzazione (riscaldamento e raffrescamento) degli edifici.
1213
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Azione 1.4c Incentivare l’economia circolare dei materiali da costruzione e da scavo

 

> Descrizione  
Il Piano vuole contenere il consumo del suolo che deriva dall’approvvigionamento di materie prime naturali, stimolando una economia circolare dei materiali da costruzione e demolizione volta al contenimento dei prelievi di risorse naturali scarsamente rinnovabili e all’allungamento del ciclo di vita dei prodotti. La città viene quindi considerata non solo come centro di consumo ma anche come luogo di produzione di materiali da costruzione, nel senso che una parte del volume degli inerti necessari alla realizzazione degli interventi urbanistici ed edilizi deve essere costituita da materiale recuperato o riciclato.
 
1214
Anche nella gestione dei terreni da scavo, rispettando la gerarchia indicata dalla normativa ambientale, è necessario privilegiare il riuso, il riutilizzo e il recupero rispetto allo smaltimento.
 
1215
> Campo di applicazione  
L’azione si applica ai seguenti elementi del Catalogo dati cartografici:
  • territorio comunale >>.
     
1216
> Condizioni di sostenibilità per gli interventi urbanistici  
Relativamente al quantitativo di inerti da recuperare,, gli interventi urbanistici devono soddisfare il livello prestazionale migliorativo definito nel Regolamento edilizio - art. 28 - P5 Economia circolare dei materiali da costruzione e da scavo >>.
 
1217
Il terreno naturale non inquinato dovrà essere riutilizzato rispettandone la strutturazione ed il profilo, destinandolo alla riformazione di suoli efficienti (in riferimento alle principali funzioni fisiche, chimiche e biologiche degli stessi) prioritariamente all’interno dell’area di intervento.
 
1218
> Prescrizioni per gli interventi edilizi  
Relativamente al quantitativo di inerti da recuperare,, gli interventi di Qualificazione edilizia trasformativa devono soddisfare il livello prestazionale base definito nel Regolamento edilizio - art. 28 - P5 Economia circolare dei materiali da costruzione e da scavo >>.
 
1219
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Azione 1.4d Incrementare il riciclo e ridurre la produzione dei rifiuti


 

> Descrizione  
La gestione sostenibile dei rifiuti urbani richiede la predisposizione di una rete di infrastrutture per la raccolta dei materiali da avviare al riciclo. E’ necessario creare le condizioni per consentire lo sviluppo futuro di questa rete anche con eventuali interventi di ampliamento dei centri di raccolta e riuso esistenti.
 
1220
Il Piano prevede che gli edifici vengano progressivamente dotati di spazi dedicati alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati
 
1221
> Campo di applicazione  
L’azione si applica ai seguenti elementi del Catalogo dati cartografici:
  • territorio comunale >>;
  • centri di raccolta e riuso dei rifiuti urbani - primi 100 m >>.
1222
> Indirizzi per le politiche urbane  
Il Comune programma la realizzazione di nuovi centri di raccolta e del riuso, di cui al Regolamento edilizio - art. 54 >>, tenendo conto dell’accessibilità, delle necessità di servire tutto il territorio e del contesto urbano prossimo, minimizzando l'impatto ambientale.
 
1223
> Condizioni di sostenibilità per gli interventi urbanistici  
Tutti gli interventi urbanistici devono individuare spazi dedicati alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati di cui al Regolamento edilizio - art. 27 >> e 54 >>.
 
1224
Gli interventi urbanistici che riguardano trasformazioni di volume eccedenti 20.000 mc e che prevedono l’insediamento di funzioni produttive (C) e commerciali (E) con Superficie di vendita superiore a 250 mq devono predisporre uno specifico approfondimento che contenga un’analisi del ciclo dei rifiuti relativo alle nuove funzioni e alle possibili soluzioni per la raccolta e lo stoccaggio dei rifiuti urbani in maniera integrata all’interno del nuovo insediamento, come meglio definito nel Regolamento edilizio - art. 27 >>.
 
1225
Lo stesso approfondimento deve essere predisposto per gli interventi urbanistici che riguardano trasformazioni di volume inferiori a 20.000 mc e che prevedono l’insediamento di funzioni commerciali (D) con Superficie di vendita superiore a 250 mq.
 
1226
Gli interventi urbanistici proposti in un intorno di 100 metri dai centri di raccolta e riuso esistenti devono dimostrare di avere valutato la compatibilità con l’attività ivi svolta e con eventuali progetti pubblici di estensione dei centri di raccolta. Dovranno inoltre essere considerate, se funzionali al progetto di estensione del centro, eventuali cessioni di aree a titolo di dotazione.
 
1227
> Prescrizioni per gli interventi edilizi  
Gli interventi di Qualificazione edilizia trasformativa devono individuare spazi dedicati alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati. Tali spazi devono essere dimensionati in relazione alla tipologia di rifiuto prodotto, alla tipologia di raccolta e smaltimento in essere, con particolare attenzione per le utenze non domestiche. Devono essere accessibili, igienizzabili e garantire il contenimento di odori sgradevoli. Il Regolamento edilizio - art. 27 >> definisce le caratteristiche degli spazi idonei alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati.
 
1228
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